Rotor è un gruppo interdisciplinare, con sede a Bruxelles, che si occupa di materiali da costruzione e del loro ciclo di vita, inseriscono nella loro prassi progettuale e di ricerca l’usura del materiale come elemento di confronto e interazione fra uomo e architettura. Le abrasioni, le erosioni, i graffi, i depositi, le deformazioni, le reazioni chimiche le linee di frattura, che si accumulano e, inevitabilmente, con il passare del tempo portano alla totale inutilità del materiale nella funzione per il quale era stato progettato, giudicano, in modo inconfutabile, la bontà del progetto rispetto al vero uso. Non solo, dal punto di vista estetico, l’usura diventa un fattore determinante, si pensi al restauro della Fenice e alle tracce di usura ricostruite sugli arredi, ai jeans meccanicamente strappati e alle scarpe da ginnastica nuove.

Osservare e catalogare le modalità di impoverimento delle qualità dei materiali apre orizzonti diversi rispetto alla pratica progettuale, inserisce il tempo, l’ambiente, la casualità degli eventi, apre al concetto di manutenzione, fondamentale per l’impiantistica, anche agli spazi tangibili dell’edificio.
Andando oltre, Rotor propone, il riuso dei materiali da costruzione in una sorta di mercato dell’usato, dove, una volta dismessi possono essere, ad esempio, puliti tagliati a misura e nuovamente rientrare nel mercato con un valore estetico nuovo, in quest’ottica: “Le tracce di usura giocano un ruolo fondamentale. Evocano un senso di repulsione nei potenziali clienti, ma occasionalmente anche di attrazione e fascino. Siamo interessati a questa capacità di inspirare sia repulsione che fascino…”


La biennale di architettura di quest’anno presenta il lavoro di Rotor all’interno del Padiglione belga. L’allestimento è composto da una serie di materiali da costruzione provenienti da edifici dismessi, dove, assicurano all’interno del pieghevole della mostra, si è fatta particolare cautela nel trasporto e nello smontaggio dei materiali stessi, affinché non fosse procurata ulteriore alterazione se non quella degli utenti stessi.

Le immagini del post e le citazioni sono tratte dal catalogo della mostra alla biennale, interessante notare che, la copertina del catalogo, cambia velocemente forma in base all’uso.


COMMENTS / 2 COMMENTS

Articolo davvero interessante complimenti

Kountalis on Dic 16 11 at 19:38

Progettare tenendo conto della vita dell’edificio e dei materiali e di come cambieranno mi sembra un approccio interessante. Padova architetti.

paolo on Feb 16 12 at 20:56
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users – puo’ esistere un’estetica dell’usura