cantiere stazione Tiburtina, Roma
Quando il temporaneo diventa architettura, nel senso che crea un oggetto dialogante con lo spazio circostante, visioni nuove, inaspettate e, forse, non progettate. In molti casi le forme contemporanee si insinuano in ambienti dove non potrebbero mai essere fisse, questo il caso dei ponteggi a Santa Maria del fiore a Firenze e davanti gli Uffizi lo scorso anno. Potrebbe essere questa una via alla progettazione di architetture contemporanee nelle città storiche, visto anche la grande mole dei lavori di manutenzione che gli edifici storici richiedono? Una città contemporanea all’interno della città storica che muta di continuo e di volta in volta si confronta con il costruito proponendo strategie.
cantiere per il restauro di S.Maria del Fiore, Firenze
cantiere agli Uffizi, Firenze
COMMENTS / 4 COMMENTS
ALe on Feb 13 10 at 01:00Si in effetti una visione di un architettura contemporanea però effimera che entra nelle città “intoccabili” potrebbe essere un modo intelligente per rendere certe città storiche anche vivaci.
giuliAnita on Feb 16 10 at 15:07Ottima riflessione!
Trasformare il temporaneo in arte…magari sostenibile dal punto di vista ambientale!
Un buon terreno di sperimentazione…
Dario on Mar 04 10 at 11:30Hai ragione, quante volte si vedono edifici dal linguaggio discutibile fatto di balconi, aggetti cornicioni del tutto casuali, imbrigliati da un’impalcatura rivestita che conferisce unitarietà alla massa edilizia che conferisce dignità anche alle peggiori nefandezze.
Guernica on Mar 20 10 at 21:05Sarò profana ed impopolare ma Tiburtina è orrenda in quel modo li…vista dal vivo giorni fa’.
Speriamo che sappiano fare di meglio 😉
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