Di qualche giorno fa la notizia dell’esito di uno dei concorsi (Meno è più1) banditi dal comune di Roma, della serie “Meno è più”, per la realizzazione di scuole a servizi annessi nelle periferie di Roma. Nello specifico si tratta di un parcheggio interrato, nella zona del Divino Amore e una scuola, con parco e parcheggio al Colle delle Gensole. L’esito ha visto tra i vincitori l’arch. Luigi Franciosini per il Divino Amore e l’arch. Gianfranco Gianfriddo per la scuola.
Al di là dell’innovativa iniziativa, aperta e apparentemente trasparente sono rimasto molto deluso dalla qualità architettonica delle proposte presentate dai concorrenti finalisti. Leggendo la motivazione della della giuria, oltre ad enumerare le “qualità” delle proposte presentate si appuntano delle mancanze anche ai vincitori.

Leggiamo: (per il Divino Amore):
“Il progetto interpreta con sensibilità e intelligenza il carattere del luogo, la sua articolazione e i suoi dislivelli, dialogando con le differenti parti urbane che lo contornano e con il paesaggio circostante. La giuria ha apprezzato la notevole coerenza nello sviluppo delle diverse scale di progetto, dall’impianto generale fino al disegno delle soluzioni costruttive e di dettaglio, progettate con solida perizia.
Contemporaneamente si ritiene che, nelle successive fasi di approfondimento del progetto, la proposta dovrà essere ulteriormente calibrata, valutando l’opportunità di una semplificazione del sistema dei percorsi pedonali e verificando l’agibilità e sicurezza degli spazi del parcheggio interrato, così come la correttezza del suo sistema di accesso carraio”.
Vale a dire, hai fatto dei bei disegni ma quello che avevamo chiesto cioè: un parcheggio e un percorso pedonale non vanno.


immagine da: Architettiroma.it

Per il Colle delle Gensole:
"La giuria ha apprezzato l’originalità interpretativa del tema, l’appropriatezza, la semplicità dell’impianto generale e in particolare del progetto dell’edificio scolastico, nel quale l’attenzione all’esposizione, agli affacci sul paesaggio, ai rapporti con l’ambiente e complessivamente agli aspetti energetici e climatici vengono sostanziati con rigore e inventiva nella dimensione architettonica e costruttiva.
Allo stesso tempo si ritiene necessaria una verifica sia dell’organizzazione interna degli spazi -più aderente ai modi d’uso specifici delle due differenti scuole, fra le quali si auspica anche una maggiore continuità interna-, sia delle modalità di accesso alla copertura, attualmente non sufficientemente evidenziate e valorizzate dal punto di vista architettonico”.
Anche in questo caso vale quanto sopra, era il meno peggio tra i progetti ma qualcosa non va, anzi si danno delle indicazioni anche dal punto di vista architettonico, tipo una revisione per l’esame di progettazione 3.


immagine da: Architettiroma.it

Nel sito del concorso si possono osservare i progetti finalisti, selezionati tra 161 domande di partecipazione, lascio il giudizio a voi.

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