Il blog si è impiantato fra trasloco e lavoro, ho cambiato casa e quartiere. Scatole di cartone, pacchi, libri e riviste da incartare, mentre impilavo una sull’altra le ultime due annate di Area mi è balzata alla vista la copertina del numero 83 “Places of Worship”. Sarà perchè ho partecipato anche io a quel concorso ma ho notato una certa somiglianza con il progetto vincitore del Parco della Memoria di San Giuliano. Sarà anche perchè il tema del progetto di Hideki Yoshimatsu è pressapoco lo stesso, un luogo per il ricordo e  più precisamente un “cimitero per gli ignoti”. Costruito in Giappone a Mirasaka, nella prefettura di Hiroshima, questo luogo sarà sommerso quando sarà terminata la nuova diga di Haizuka, veramente bello e commovente.

La fonte di ispirazione appare abbastanza certa, se non fosse per il materiale e l’illuminazione sommitale delle aste flessibili di San Giuliano progettate dal gruppo italo spagnolo guidato da Santo Marra. Anche questo progetto è sicuramente molto interessante, il materiale delle aste proviene da riciclo e aggiunge una spazialità tutta nuova a San Giuliano. Penso che il problema di questo concorso derivi dal bando, chiunque lo abbia letto avrà sicuramente notato la volonta di addensare troppe soluzioni progettuali nel piccolo spazio del parco della memoria. Se la giuria si fosse attenuta alle valutazioni del bando il miglior progetto, quello vincitore, almeno di quelli che ho visto, non sarebbe risultato primo. Sarà pure una storia italiana ma, qui da noi, i concorsi se non sono combinati diventa una lotteria poterli vincere, tra bandi scritti male e interpretazioni a "sentimento" dei giurati.

Per chiudere ma c’è il copyright nell’arte concettuale?

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